L’aerografo ed i suoi segreti

(seconda parte)

 
 

Funzionamento e tipi di aerografo  :

Il principio di funzionamento dell’aerografo e’ relativamente semplice, tramite una sorgente di aria compressa che genera una depressione al livello dell’ugello, la vernice viene aspirata e proiettata polverizzata sulla superficie da noi scelta. Dato che siete degli insaziabili curiosi, ho inserito un bellissimo disegno esplicativo buona visione ! !

La famiglia aerografo (io mammeta e tu) si divide in tre tipi :

L’aerografo a singola azione quello a doppia azione (il superdotato) ed uno specialissimo aerografo a turbina che dato il costo e la troppa specificità d’uso (diciamo che esso può solo fare delle linee ma di una finezza sconcertante) ritengo sia inutile parlarne .

Cosa significa singola e doppia azione ?

Singola azione significa che alla semplice pressione sul pulsante dell’aeropenna (l’aerografo si chiama anche cosi’) dall’ugello esce un flusso di aria e vernice fissa senza possibilità di regolazione di quantità di colore e di aria tramite il pulsante, la regolazione della quantità’ di vernice avviene svitando o riavvitando la rotella zigrinata posta nella parte posteriore (e mo’ vi ci vedo nel bel mezzo della spruzzata ). Nel doppia azione invece, agendo sul pulsante si ha la possibilità di regolare sia la quantità di vernice che la quantità di aria in uscita dall’ugello (premendo il pulsante regoliamo la quantità d’aria, spingendo lo stesso indietro regoliamo la quantità di colore erogato).Viene da se’ che il singola azione e’ riservato per i lavori che non richiedono grande finezza, mentre con il doppia azione ci si può sbizzarrire a fare una ampia gamma di effetti con il movimento del dito ! ! ! !E’ chiaro che la differenza tra i due tipi incide anche sul prezzo e di solito un doppia azione costa il doppio o più del doppio del singola azione, la sua manutenzione e’ più delicata ma se si sa’ usare il primo bastano un po’ di prove ed oplà il secondo diviene insostituibile.

Smontiamo analizziamo e rimontiamo l’aerografo singola e doppia azione

   

…Non spaventatevi per in numero e la piccolezza dei pezzi dopo un migliaio di volte lo farete ad occhi chiusi ! ! !

Eh si’ l’aerografo non e’ un oggetto intoccabile, al contrario esso gode moltissimo quando lo smontate lo pulite e lo lubrificate (dopo l’uso e prima di metterlo a riposo e’ IMPERATIVO). L’operazione di smontaggio pulitura lubrificazione e rimontaggio e’ comunque un operazione delicata ! Usate la massima attenzione, prendete tutto il tempo e la calma necessaria e soprattutto non usate le pinze per svitare e riavvitare  i piccolissimi e delicatissimi pezzi che lo compongono, eseguite l’operazione seduti disponendo il “ paziente ” su un panno. Normalmente quando acquistate un aerografo (a parte quelli economici) esso viene venduto in un cofanetto corredato di una piccola chiave e a volte di un cacciavite da orologiaio e (se proprio e’ di marca o e’ un modello professionale) di aghi ed ugelli di ricambio per poter sfruttare al massimo le sue capacita’. Prima di smontare l’attrezzo staccate l’aerografo dalla sua sorgente di aria compressa e….istruzioni alla mano cominciate a smontare l’ugello, poi il manico, poi svitate la ghiera che blocca l’ago,  estraete con le dita l’ago dal davanti…Può sembrare strano estrarlo dal davanti ma se ci riflettete, constaterete che in questo modo l’eventuale sporco accumulatosi sull’ago non va ad intasare il corpo dell’aerografo, cosa che succede se lo estraete dalla parte posteriore.  Attenzione che l’ago non si deformi e che la punta non batta su una superficie dura (si storce solo a guardarlo ! ! !). Con un po’ di carta zuppa di acquaragia pulite l’ago,  l’ugello e tutto ciò che presenta delle tracce di vernice, mai e poi mai impiegare della nitro o dell’acetone ! ! ! In quanto nel corpo dell’aerografo sono presenti delle piccolissime guarnizioni in teflon o gomma che a contatto con diluenti aggressivi potrebbero rovinarsi ! ! ! Reinserite l’ago dal davanti, se e’ necessario mettete una goccia di olio per fucili nell’interstizio del pulsante dell’aria, rimontate gli ugelli in senso inverso all’ordine di smontaggio serrandoli delicatissimamente con l’apposita chiave portate l’ago in battuta contro l’ugello senza forzare, bloccate la ghiera, rimontate il manico……..

 

E’ chiaro che l’operazione sopra descritta e’ lunga, noiosa e perdipiù’ DEVE essere eseguita ogni volta che si ripone l’attrezzo MA se volete che il Vs aerografo sia sempre efficiente questa e’ la procedura….Aggiungo che nel caso usiate vernici acriliche e’ d’obbligo usare il CLEANER apposito per aerografi (il costo di questo CLEANER e’ elevato….avete voluto la bicicletta ?). Dopo il rimontaggio, personalmente, riempio a meta’ il serbatoio di diluente e spruzzo a vuoto fino ad esaurimento poi ricomincio la procedura di riempimento con la vernice e cosi’ via.  Per i più sofisticati in commercio esiste una vaschetta ad ultrasuoni che pulisce a fondo l’aerografo ma il suo costo e’ pari ad un aerografo stesso….. Come ho già detto l’aerografo e’ un oggetto delicato come un cristallo di Boemia,  che non sopporta per niente le cadute ed i colpi sul naso. Proprio il suo “ naso ” (l’ugello) e’ la parte più delicata, il getto finissimo ed a volte appena visibile esce proprio di la’ e se l’ugello o l’ago sono storti addio precisione e buongiorno alle sputacchiate e sbavature.

Non tentate di riparare da voi  ma coda tra le gambe affidatelo alle cure di un esperto vi servirà da lezione, tenete conto che a volte una riparazione (dovuta ad incuria) può costare o un aerografo nuovo o fino a più della meta’ del valore dell’aerografo stesso. Se ne avete la possibilità economica ed il tempo seguite un corso di iniziazione o acquistate un manuale sull’uso dell’aerografo e provate e riprovate su plastica, carta, ceramica, sulle orecchie del vostro gatto fino ad ottenere l’effetto desiderato.

 (Terza parte)