Spruzzatori, aerografi ed i loro segreti

(prima parte)

 
  Esistono innumerevoli modi per dipingere un modello :

Pucciarlo in un secchio di vernice, usare un rullo, a pennello, con delle matite colorate, con i pennarelli e……..con l’aerografo

 Molti sono i modellisti che guardano quest’oggetto a forma di penna con diffidenza e timore essi pensano che sia riservato per l’olimpo dei modellisti o per i modellisti che hanno perlomeno 300 anni di esperienza alle spalle, meglio sfatare subito il mito dicendo che chiunque sappia usare una bomboletta spray (comprese quelle di Chanel n°5) con un po di pratica ed attenzione, puo' arrivare a dei risultati inottenibili con il pennello, proprio per la sua intrinseca caratteristica di sottigliezza di uniformita’ (sottigliezza dello strato di vernice) .Non pensate di colorare i vostri pezzi con una sola passata come con lo sbrodolante pennello, pazienza e più’ leggere passate.

Cenni storici :

Si ha notizia che perfino nella preistoria gia’ un rudimentale sistema di pittura a soffio era utilizzato, infatti gia’ gli uomini preistorici solevano colorare loro disegni soffiando su quest’ultimi una miscela di acqua e polvere colorata contenuta nel palmo della mano. Via via la tecnica e’ migliorata ed invece del palmo della mano usavano il piede….

Utilizzo :

Praticamente l’uso dell’aerografo non ha confini difatti anche nella manifattura dei dolciumi ritroviamo l’impiego dell’aerografo per la colorazione dei pupazzi di zucchero (e chi ne ha piu’ ne metta), professionisti del ritocco fotografico e disegnatori pubblicitari usano correntemente questo utensile meraviglioso, addirittura a volte un immagine aerografata sostituisce, in delle pubblicità, la foto e specialmente nei depliant che riguardano degli utensili o nella sezione di alcuni macchinari esso e’ vincente sulla foto, inoltre esistono dei veri e propri guru che fanno dei disegni sui camion o sulle moto utilizzando l’aerografo (sicuramente avrete gia’ visto delle moto con il serbatoio finemente disegnato ebbene il mago che ha fatto cio’ ha proprio usato l’aerografo ! ! ! !)

Numerose sono le industrie che producono gli aerografi e spruzzatori, a titolo di esempio cito :

Paasche, Badger.

Nota 

Per evitare confusione di termini diro’ che la parola aerografo (in questa sede) accomuna anche gli spruzzatori a miscelazione esterna, miscelazione esterna significa che l’aria e la vernice si miscelano esternamente al corpo dell’aerografo destinato alla verniciatura di grandi superfici con delle vernici piu’ viscose di quelle usate normalmente con l’aerografo, esso non ha nessuna possibilità di regolazione, si usa soprattutto per la mano di fondo nei diorami o sui grossi modelli o per dipingere le finestre di casa, tuttavia esiste una versione di aerografo spruzzatore che permette una certa regolazione della quantità’ di vernice e lo consiglio come primo acquisto sia per il costo contenuto, sia perché ci permette di familiarizzarci con questo tipo di strumento

e ….per confondervi ancora di piu ’ le idee vi mostro una fotodi un aerografo che a prima vista (per la sua forma pistolesca) puo’ sembrare una pistola a spruzzo ma e’ un aerografo ! ! ! Ma allora n’do sta’ la differenza ? La differenza come gia’ detto sta’ nella possibilita’ o meno di poter regolare l’attrezzo durante l’uso onde per cui l’atterezzo comunemente usato dai carrozzieri per verniciare viene volgarmente chiamato pistola a spruzzo ma in realta’ e’ un aerografo un po’ grossetto per la verità’.

(Seconda parte)