Sedicesima parte

Impermebilizzazione vano serbatoio e vano motore

 

  La fusoliera e’ finita, pronta per ricevere qualche mano di turapori (ancora non so’ se la vernicero’ o la rivestiro’ con le pellicola termoincollante uhm… dipende dalla mia luna !) ma prima di questa operazione e’ meglio provvedere all’impermeabilizzazione del vano serbatoio e del vano motore come vi avevo accenato prima. Il prodotto che usero’ per il procedimento e’ la resina epossidica (da non confondere con la resina poliuretanica ). La resina epossidica e’ un prodotto chimico innanzitutto TOSSICO ed altamente INQUINANTE quindi attenzione leggete le istruzioni, mettete un paio di guanti usa e getta e non gettate i residui nelle fognature, aspettate che siano duri e poi gettateli nel sacco dei rifiuti destinato all’inceneritore municipale. La resina epossidica e’ largamente usata nell’aeromodellismo il suo costo e’ un po elevato ma la quantita’ usata e’ sempre modesta ed una confezione vi durera’ parecchio tempo, il suo impiego va’ dall’impermeabilizzazione, alla costruzione di pezzi (processo che per il momento e’ inutile spegare per via della sua complessita’), al rivestimento delle ali dove viene usata in accoppiata col tessuto di vetro, agli incollaggi ultraforti (attenzione la colla epoxi non e’ lo stesso prodotto pur facendo parte della famiglia delle resine epossidiche)  in unione con i microballon, la polvere di fibra di vetro o con del tessuto di carbonio. Per indurire la resina non ha bisogno di aria nel senso che il processo di indurimento e’ avviato dal catalizzatore, addirittura indurisce sottovuoto. Come vedete il suo impiego e’ ampio ed una volta che si impara ad usarla diventa la panacea di tutti i problemi di incollaggio rivestitura costruzione ecc. Esistono diversi tipi di resina epossidica da quella molto liquida (usata per rivestimento (in accoppiata col tessuto di vetro), impermeabilizzazione a quella un più densa destinata agli incollaggi. Inoltre aggiungo che la resina destinata agli incollaggi e’ venduta in medie e piccole confezioni riportanti i tempi di indurimento che vanno dal rapido (5 minuti) passando per quella che asciuga in 30 minuti fino a quella che impiega diverse ore per indurire.

 

   

 

La 5 minuti (tutti i negozianti e tutti i modellisti usano questa abbreviazione) é ultrarapida, essa viene usata per riparazioni sul campo oppure per fissare dei pezzi in posizioni difficili prima di incollarli definitivamente. E’ bene averne sempre una piccola confezione nella cassetta da campo cio’ vi permette di riparare piccole rotture e continuare a volare. Normalmente la confezione di colla e’ composta da 2 flaconcini o tubi di colore diverso che hanno a loro volta due tappi di colore diverso (rosso e blu, mai invertirli fra loro se non volete gettare il tutto dopo un giorno), a proposito delle confezioni vi sconsiglio quelle a siringa, sono ingombranti e, a mio avviso, poco pratiche. Un flacone e’ la resina vera e propria, l’altro e’ il catalizzatore o indurente, la miscelazione di solito e’ meta’ resina e meta’ indurente. Tutti i tipi di resina possono essere riscaldate per renderle piu’ fluide ma ricordate che il processo di riscaldamento accelera il tempo di essiccazione, la resina si lavora bene a 20°C e via via che scende la temperatura atmosferica sempre meno fino a non seccare piu’ del tutto quindi non usatela a temperature inferiori a 10 15°C e comunque leggete le istruzioni. La resina che ipiegheremo adesso e’ la resina liquida Inutile pagarla uno spoposito presso i negozi di modellismo, i grandi centri di bricolage o i negozi che trattano articoli marini la vendono a prezzi piu’ ragionevoli (e’ sempre cara ma un po meno che nei negozi di modellismo). Come si vede nella foto, la confezione e’ formata da due barattoli, il piu’ piccolo e’ l’induritore. Ma come ? La latta dell’induritore e’ piu’ piccola della latta di resina c’e’ puzza d’inganno ! ! ! Ma no ! Niente inganno questo tipo di resina ha una miscelazione diversa, nel caso specifico 100grammi di resina hanno bisogno di 45grammi di indurente (se ne mettete un po meno e’ meglio ma mai di piu’ perche’ mettere piu’ indurente non accelera il processo di indurimento anzi rischia di decomporre la resina con risultato una superficie bitorzoluta che secchera’ in una settimana o piu’ se poi si esagera la miscela potrabbe prendere fuoco in quanto la reazione sviluppa del calore (in condizioni di impiego normale la miscela diventa leggermente tiepida). Nella foto notate la bilancia…e’ necessaria non fidatevi del vostro occhio fareste una porcata…..Per preparare la miscela potete usare benissimo dei bicchierini di plastica, non esagerate con la quantita’ per il nostro lavoro ne serviranno al massimo 10g compreso l’indurente ! Una volta preparata la miscela rimestatela per bene con un bastoncino e lasciatela riposare qualche minuto in modo che le bollicine d’aria formatesi abbiano il tempo di venire a galla, per renderla piu’ liquida potete scaldarla a bagnomaria (acqua non bollente).

   

Adesso spennelliamo . Mi raccomando il pennello non deve gocciolare, insistete bene negli angoli fino a che il legno cambia leggermente di colore divenendo piu’ scuro, non dimenticate di impermeabilizzare il coperchio del vano serbatoio (parte interna). Un tocco finale per garantire una buona penetrazione ed impermeabilita’ e’ una scaldata con un asciugacapelli anche qui’ non esagerateappena vedete che la resina comincia a ‘liquefarsi’ levate l’asciugacapelli. Il pennello come si pulisce ? O comprate il diluente adatto oppure usate l’acetone. Una raccomandazione pulite il pennello subito dopo l’uso, se la resina indurisce non c’e’ piu’ verso di pulire il pennello. Il tempo d’uso della resina miscelata e’ di 2 ore circa ed il suo indurimento completo (di questo tipo di resina) e’ di circa 24 ore ad una temperatura di 18/20°C BUON LAVORO ! ! !.

Nota : Durante le vostre incursioni presso i centri di bricolage razziate tutti i depliant che vedete, spesso le ditte che fanno i prodotti, mettono a disposizione, gratuitamente, dei graziosi opuscoli veramente ben fatti.