Apriamo la scatola......  
   

Tutti contenti arriviamo a casa col pacchetto sottobraccio o troviamo lo stesso sotto l’albero di Natale.......Ah che bello e’ proprio cio’ che speravamo non la solita cravatta ! Bene adesso da dove si comincia ?

Tiriamo fuori, delicatamente, tutto il contenuto dalla scatola. Di solito tutto e’ in uno o piu’ sacchetti di plastica sigillati, le decal sono a parte protette da un foglietto di velina, mettiamole da parte sono troppo fragili, scuotiamo sul tavolo lo scatolo non si sa’ mai qualche pezzetto potrebbe essere rimasto nel medesimo, i pezzetti sfusi mettiamoli in una bustina, per ultimo il foglio/i di istruzioni ed il foglietto dei reclami, quest’ultimo non gettiamolo via perche’ nel caso in cui qualche pezzo fosse difettoso sara’ spedito al produttore con il numero/i dei pezzi difettosi (nel caso dei kit messi in vendita su questo sito si prega di comunicarmi via posta elettronica in caso di pezzi difettosi). Dicevo delle istruzioni....purtroppo molti modellisti non perdono troppo tempo a leggerle ed a studiarle... ERRORE ! Dopo un primo controllo sulla integrita’ dei pezzi (specialmente i pezzi trasparenti), mettiamo da parte il modello e cominciamo a leggere e rileggere e rileggere le istruzioni tipo poesia da imparare a memoria, i fogli non devono avere piu’ segreti per noi e’ basilare questo tipo di operazione specialmente quando un modello e’ complesso e si prevedono delle modifiche, per cui carta e penna cominciamo a scrivere le varie modifiche che vorremmo apportare, facciamo dei piccoli schizzi (non sono un asso in disegno ma lo schizzo mi da’ l’idea di quel che devo fare in piu’, del materiale da utilizzare oltre a quello del kit), spesso le istruzioni sono in inglese,  in giapponese o in francese allora per chi conosce le lingue bene, per noi poveri mortali che non capiamo un fico del giapponese non ci resta che studiare fino alla noia le figure. Piu’ studiamo le istruzioni (anche sottosopra !) piu’ il modello finito comicia a formarsi nella nostra mente fino a che e’ la’ finito colorato nella sua vetrina (tutto cio’ e’ ancora nella nostra fantasia ! ) a questo punto siamo quasi pronti per ‘aggredire i pezzi, ho detto quasi perche’ primaditutto non fissiamoci un tempo limite per finire il modello (mica siamo in catena di montaggio !) poi ricordiamoci del bagnetto saponoso per sgrassare tutti i pezzi poi....  a volte non seguiamo lo schema di montaggio indicato ma ne abbiamo uno personale, fermo restando che per i modelli che prevedomo un allestimento interno (aerei, navi ecc) non si puo’ fare a meno di cominciare da la’ e la’, specialmente sugli aerei a voglia a sbizzarrirsi a fare dei particolari ! ! !. Personalmente per i miei modelli di aerei racer, il motore, che viene indicato come primo pezzo da montare, me lo riservo per ultimo (o quando ho la calma necessaria per lavorare di superfino) in quanto esso spesso non viene racchiuso nella fusoliera bensi’ viene incollato sul muso a modello completo (verniciatura e decals). Per i neofiti consiglio di seguire le istruzioni alla lettera e sopratutto non sparpagliare per tutta la casa i pezzi ma staccare o verniciare i pezzi seguendo le istruzioni, ho detto staccare e non strappare ! Ebbene si’ c’e’ qualche ANIMALE che strappa i pezzi dal loro stampo e poi si lamenta se i pezzi si scheggiano.... Usate il tagliaunghie o il tronchesino non la forza bruta delle zampacce ! Ovviamente vi prendo in giro bonariamente, per favore non strappate mai i pezzi recideteli un po in eccedenza e poi rifiniteli con la limetta  la carta abrasiva, stucco se necessario e nel caso di modifiche es. fori di aerazione fori dei tubi di scappamento ecc. fateli prima di incollare il pezzo con il resto, mi spiego meglio :

 

Spesso sulla fusoliera, ci sono dei fori ciechi che possono essere verniciati di nero per simulare il foro, MA e’ moooooolto meglio forare la plastica, si ottiene qualcosa di piu’ aderente e fedele alla realta’, mi rendo conto che e’ un operazione delicata e che richiede un po di esperienza e PAZIENZA ma vi assicuro che ne vale la pena... Per forare usate il trapanino a mano ( vedi foto nel paragrafo delle attrezzature) non il Black&Decker ! Sono lavoretti di precisione eseguiti con punte da 0.3 o un po piu’ grosse in piccoli spazi dove far derapare un trapano elettrico e’ facilissino ritrovandoci cosi’ non con un foro ma con una voragine ! ! ! Nel caso in cui l’apertura non sia circolare o sia di grande diametro (piu’ di 1mm) cominciamo con le punte piu’ piccole cercando di centrare bene il centro del cerchio, nel caso di fori circolari di modeste dimensioni diciamo fino a 1.5 mm, per fori piu’ grandi o per fori che non siano rotondi, pratichiamo dei piccoli fori restando un po dentro il limite del bordo, se siamo bravi ed abbiamo la mano ferma possiamo ‘osare ‘ l’uso del minitrapano elettrico o con la punta a fresa o con la punta mola cilindrica/conica alla massima velocita ma solo per sgrossare ! Sempre per il solito motivo che se ci trema la mano facciamo voragini ! Rifiniremo tutto col bisturi (lama nuova !), limetta e carta abrasiva. Evitate di utilizzare punte piu’ grosse di 1.5 mm esse potrebbero strappare la plastica spaccando tutto, e sopratutto usate punte dedicate all’uso modellistico o orafo esse hanno un taglio molto fino e sono di qualita’ superiore, riservate le suddette punte solo a quest’uso, non usatele per il bricolage casalingo..... conservatele gelosamente, per esempio, dentro un barattolino di pellicole fotografiche ! .

Nel caso di fusoliere, chiglie di navi capottature di motori ecc, una volta staccati i due semigusci, facciamo una prova a secco per vedere se combaciano, se necessario, spianiamo le parti che vanno a contatto (per questo consiglio un piano in vetro con su un foglio di carta abrasiva 1000 umida piu’ piano di cosi’ e attenzione e non spianare i piolini di riferimento se ci sono !) proviamo ancora stavolta con la colla di prova e poi se siamo sicuri incolliamo definitivamente. Se eventualmente ci sono delle sbavature di plastica sul bordo lasciamole la’ le rifileremo a incollaggio avvenuto. Talvolta le superfici delle fusoliere, le ali, le carrozerie delle auto ecc. presentano dei piccolissimi difetti tipo una superficie irregolarmente rugosa dovuta a delle microscopiche soffiature di plastica, un metodo per tirar via il difetto consiste nel lisciare la superficie con della lana d’acciaio finissima ( n° 00000 extra fine la stessa usata dai mobilieri e che si trova presso i rivenditori di articoli per ebanisti) essa passata sulla superfice con l’aiuto di una pinzetta tirapeli ( eh si’ la pinzetta che vostra moglie/mamma’ usa per le sopracciglia o per i peli superflui) liscia che e’ na’ meraviglia ovviamente non bisogna esercitare troppa pressione e non si deve insistere sopra i rivetti o i particolari in rilievo se no si tira via tutto ! ! !  

Tutti i particolari tipo rivetti, antenne, tubi di scappamento, alberi di navi, ecc .

Vanno guardati e misurati con attenzione (a questo proposito nella vostra dotazione di attrezzi aggiungete un piccolo calibro e una righetta metallica, utilissima per misurare  tracciare linee dritte e non essere intaccata dal cutter) il fuori scala e’ in agguato ! Specialmente le antenne hanno il diametro di un bastone di scopa, i rivetti nei modelli scala 1.72 per esempio, (il discorso vale per tutte le scale, la qualita’ dei particolari varia da marca a marca e da modello a modello) risultano essere dei ‘brufoli’ sul nostro modello si puo’ tentare di ‘addolcirli’ sfregandoli con un po di lana d’acciaio n°00000 o tirarli via con l’aiuto di carta abrasiva a umido e provare a fare dei piccoli puntini con una punta di spillo e lente di ingrandimento (ma vi devo svelare proprio tutti i segreti ! ! !)  in questa scala e’ meglio o nessun rivetto o delle piccole tracce di spillo che i brufoli originali ! Comunque se non ve la sentite ancora di avventurarvi in questo tipo di minuzie maniacodepressive, provateci quando vi sentite sicuri...dopo qualche kit o su un kit economico o che non vi piace e che userete per cavia. Ricordatevi di guardare controluce un particolare da voi rifinito e’ un ottimo maniacometodo per scovare ancora qualche difetto sulla superficie prima della spionissima vernice di fondo.

 

D I M E N T I C A V O

Piu’ foto e documentazione abbiamo a disposizione prima di cominciare il nostro « bebe’ » meglio e’, un ottimo spunto e’ fornito dalla foto o disegno che e’ sulla scatola e… IDEA ! Alla fine della vostra opera potrete farne un grazioso quadretto da appendere nel vostro oscuro antro modellistico.

 

Spero di essere stato chiaro in tutto e nel qualcaso qualcosa resti ancora poco comprensibile non temete... scrivetemi !